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La giornata oggi è fantastica, il sole caldo è un toccasana per il mio L4-L5. Vedo in lontananza la bellezza di una vela bianca immersa nel blu del mare di Reggio Calabria ma, come accade sempre quando sono rilassato, succede qualcosa che rompe l'incanto....e non solo quello...
Suona il cellulare sulla mia linea riservata:
"Buongiorno colonnello mi dica".
"Buongiorno, capitano. Ha letto l'ultima scoperta sulla pelle artificiale? Immagino che le riviste scientifiche non rientrino tra le sue letture preferite".
Quando fa così mi fa girare le "pelle", come diceva Lino Banfi. Che ne sa lui di quello che mi interessa oppure no? "No, non so niente di pelle artificiale" gli rispondo con noncuranza.
"Bene, le leggo l'articolo che ho in mano: negli Stati Uniti stanno per immettere sul mercato un tessuto sintetico sotto forma di vernice o crema, dipende dalla densità, capace di rigenerarsi da solo. Può sostituire la pelle umana. Traspirante, fotosensibile, questa sostanza può..."
"Interessante, ma noi cosa c'entriamo?"
"Ho ricevuto una chiamata dal Ministero degli Esteri. Dicono che si è presentato un parente di Massimo D'Arrigo, lo scienziato scomparso qualche anno fa, che crede sia ancora vivo e vuole che siano riaperte le indagini. Capitano, si ricorda della scomparsa di Massimo D'Arrigo?"
Cribbio, sempre con queste domande!
"Ricordo che non si riuscì mai a sapere se fosse stato rapito o se fosse semplicemente voluto sparire. Morto o no, non riesco a cogliere il nesso con la pelle artificiale".
"IL cugino sostiene che la formula chimica segreta con cui è stata prodotta la sostanza sia la stessa ideata da Massimo D'Arrigo e quindi che lo scienzato possa essere ancora vivo, tuttavia..."
"Colonnello, non vorrà mandarmi a fare le indagini negli Stati Uniti..."
"Caro Saverio, si tranquillizzi. deve andare solo fino a Napoli, incontrare questo parente, capire se ci sono degli elementi reali per riaprire l'indagine e farmi un rapporto il prima possibile. Il ministro vuole una risposta in tempi brevi, sa i politici non aspettano. Partenza immediata. In Questura, via F.lli Rosselli 57, troverà tutto il necessario."
Arrivo a casa e senza una parola mi infilo nella doccia. Ho bisogno di riflettere. Poi vado sul balcone: mia moglie mi aspetta con un bicchiere di tè freddo alla pesca in mano e mi chiede:
"Dove ti mandano questa volta?"
"Devo andare a Napoli a verificare se un tizio è veramente morto oppure no. A proposito: ti dice niente il nome di Massimo D'Arrigo?"
Mi guarda con spocchia, poi apre il suo archivio mentale:" Gli hanno dedicato una puntata di Chi l'ha visto. Sembra che nel tragitto, in treno, tra Napoli e Palermo Massimo D'Arrigo sia scomparso. Il caso aveva fatto scalpore perché i giornali di gossip raccontavano che aveva scoperto una formula per realizzare una crema che faceva ringiovanire la pelle. Qualcuno diceva che l'avesse usata anche lui,sul treno, e che quindi fosse salito vecchio e sceso giovane e irriconoscibile...tipo Brad Pitt nel film Il curioso caso di Benjamin Button. Avrebbe usato la crema per fuggire lontano con l'amante. Altri invece pensano che sia stato rapinato e poi buttato giù dal treno in corsa, e che il corpo non sia mai stato riconosciuto per via della crema che si era messo in faccia. La supposizione più fantasiosa ipotizzava che fosse stato rapito dalla CIA".
"Caspita, che memoria da elefante! Ma come mai ti ha interessato così tanto questa vicenda?"
"Mi aveva colpito soprattutto la storia di suo cugino. Mi sembra che fosse il suo unico parente: era arrabbiato con tutti, non voleva rilasciare interviste. Dava l'impressione che del povero Massimo non gliene importasse niente, ma che comunque bisognasse intensificare le indagini per ritrovare non tanto lui, ma soprattutto la formula..."
Mentre rifletto sulle parole di mia moglie, capisco che questa inchiesta sarà una matassa difficile da sbrogliare.
In questura a Napoli mi accolgono bene. Mi aspettavano. Mi accompagnano in quello che sarà il mio ufficio dove trovo il dossier di Massimo D'Arrigo, l'indirizzo del mio albergo e le chiavi di uno scooter come avevo chiesto.
Ringrazio.
"Di nulla, commissario, a vostra disposizione." Battito di tacchi e uscita marziale dell'appuntato Domenico.
Persona particolare, questo assistente: educato, preciso, diligente. Avrei preferito accanto a me qualcuno meno cupo. Spero almeno che abbia,come la chiamano qui, la cazzimma.
Mentre penso, sento bussare:
"Avanti!"
"Buongiorno, sono Antonio Greco, commissario capo."
"Buongiorno" rispondo io. In teoria sarebbe il mio diretto superiore qui a Napoli, ma io ho un incarico speciale e temporaneo, quindi non dovrebbe interferire nelle mie indagini. Sembra che mi abbia letto nel pensiero:
"Sono semplicemente venuto a conoscerla e a salutarla, non si preoccupi: non interferirò nelle sue indagini. Ho ricevuto ordini precisi da Roma, cmq se ha bisogno di noi, mi raccomando, per qualsiasi cosa non esiti a chiedere. Siamo a sua completa disposizione".
"La ringrazio, dottor Greco. Stavo iniziando a leggere il dossier, vedremo in seguito come si svilupperanno le indagini. Grazie ancora per l'accoglienza."
"Si figuri, commissario, è un dovere. A presto."
E anche questa è fatta, penso tra me e me:"Il territorio è stato occupato. Adesso si comincia a lavorare". Apro la documentazione e inizio a leggere.